Il rapporto con il cibo diventa un problema quando:
Più divieto e più desidero: le mie sensazioni si mettono in contrasto con la mia volontà. Piu' tento di controllarmi e piu' perdo il controllo: lo sforzo di una dieta restrittiva fa si' che il successo che ottengo sia solo apparente.....vivo un'altalena tra il successo a breve termine e l'insuccesso nel tempo ed oscillo di continuo tra abbuffate e restrizioni , proprio come il gioco cinese dello "jo-jo".
La stima di me stesso è legata al successo o al fallimento nella gestione del mio regime alimentare: quando ho successo mi sento carico e forte anche verso il mondo, quando invece fallisco mi sento perdente e incapace su tutti i fronti.
Mangio per compensare delusioni o per sedare dolori: mi metto intorno tanto di quel grasso da non correre piu' il rischio di piacere e di andare incontro ad altri insuccessi.. il problema del cibo mi protegge da altri problemi, quindi, paradossalmente , è utile! . In altre parole: meglio bulimica che incapace di dare affetto e di relazionarmi con gli altri.
Non riesco a controllarmi e mi lascio andare: il piacere del cibo per me è irrinunciabile e mi compensa e sostiene di fronte a tutte le difficoltà o frustrazioni della mia vita. dato che per me è impossibile " stare a dieta" rinuncio ad essere bella e magra e mi dedico al piacere della tavola , da" triste magra" divento " gaia cicciottella", proprio come le figure rappresentate dal pittore Botero.
Per evitare le tentazioni rinuncio alle sensazioni: se cedo nei confonti del piacere del mangiare crollo su tutta la linea .. .essere magra vuol dire essere piu' considerata e desiderata...ma l'astinenza dal piacere del cibo puo' portare ad una astinenza da tutti i tipi di piacere talmente ben riuscita e ripetuta nel tempo da diventare una compulsione che non si puo' più controllare e che puo' farmi entrare nella prigione dell'anoressia.
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Psicologa Psicoterapeuta - Parma - Reggio Emilia
Dottoressa Pierangela Bonardi Parma - Reggio Emilia
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Dott.ssa Dott.ssa Pierangela Bonardi
Iscritta all'Ordine degli Psicologi della Regione Emilia Romagna 0907 dal 08/06/1993
Iscritta all'Albo Psicoterapeuti Emilia Romagna (03/03/1995)
Laureata in Pedagogia e Psicologia, Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulente del Tribunale di Reggio Emilia
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